sabato 25 novembre 2006

Il Sole nel Cuore


Sia l’uomo fonte di vita per il mondo e non arido deserto dove la vita langue.

Le lacrime versate nella comprensione, saranno il mare dal quale vi ergerete completi.

Occhi nuovi vi guideranno sino a quel Sole che ne avrà accresciuta la sapienza.

Quando la sorgente viva presente in ogni cuore avrà ripreso a scorrere copiosa,

la luce del Sole vi chiamerà per nome, solo allora le porte del vivere si schiuderanno al degno passo di un nuovo sovrano

che s’innalzerà al cielo con il Sole nel cuore.

Meriti di più!

Disse il Sole all’Acqua.

Tu tra tutte sei la limpida sorgente della verità, attraverso i tuoi allegri fluttui la luce dell’arcobaleno viaggia veloce nelle buie ferite della terra, e le aride zolle rivivono al tuo semplice scorrere.

Acqua vorrei che del vivere tu divenissi regina, perché nessuno più di te merita di ricevere tale onore.

Acqua, si ridestò dal suo elemento naturale, la sua limpida trasparenza e le sue fresche forme, incantarono il creato, scoiattoli volanti, uccelli variopinti, volpi dall’occhio vispo, e lupi affamati, fermarono la loro corsa, che incantati dalla sua rara bellezza, restarono a guardarne la nascita, riconoscendola degna regina già prima del suo divenire.

Quel silenzio innaturale racchiudeva nel suo intimo un concerto di melodie mai ascoltate prima, capace di rinfrancare le aride terre dimenticate da secoli.

Acqua non si accorse del clamore nascosto dietro a quel silenzio, aprì le sue ampie ali e prese a volare incontro al Sole per ricevere la sua corona.

Durante il volo, piccolissime particelle d’acqua scivolarono leggiadre dal suo meraviglioso abito, e al contatto con l’aria presero vita. Ogni goccia allungò le sue piccole manine e stringendosi ai raggi di luce del primo sole, incominciarono a danzare. Le loro acrobazie incantarono il viver del mondo, creando uno spettacolare arcobaleno di luci tra cielo e terra.

Quando Acqua giunse al cielo, il Sole degno sovrano del cielo, l’accolse con un profondo inchino, segno della sua grande stima. Le porte del suo immenso castello si schiusero morbidamente al passo luminoso di questa splendida regina, e nel prenderle la mano disse:

Vuoi divenir mia sposa? Questo regno porta la luce del tuo sorriso, e il mio cuore ti appartiene.

Acqua guardò il cuore di luce del Sole, e felice e giuliva come solo lei sapeva essere rispose di si.

In quell’istante il Sole baciò Acqua illuminandola della sua stessa luce e nel grembo di questa nobile madre una luce abbagliante cominciò a brillare.

Acqua piena di luce, ridiscese in terra e per la seconda volta il viver del mondo si fermò alla visione radiosa di quell’essere di luce. Il Sole dal cielo costruì per la sua regina una dimora degna di sostenerle il passo, e quando giunse il tempo del parto scese in terra per benedire i suoi figli.

Da quel giorno il Sole possente sovrano dei cieli e Acqua regina madre in terra, fecero del viver un solo regno, e attraverso i passi dei loro figli, una nuova generazione di uomini con il sole nel cuore riuscì a vincere il grande freddo del mondo.

Sia l’uomo fonte di vita per il mondo e non arido deserto dove la vita langue. Le lacrime versate nella comprensione, saranno il mare dal quale vi ergerete completi. Occhi nuovi vi guideranno sino a quel Sole che ne avrà accresciuta la sapienza.

Quando la sorgente viva presente in ogni cuore avrà ripreso a scorrere copiosa, la luce del Sole vi chiamerà per nome, solo allora le porte del vivere si schiuderanno al degno passo di un nuovo sovrano che s’innalzerà al cielo con il Sole nel cuore.

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