sabato 16 agosto 2008

"Chi è causa del suo mal pianga se stesso"



"Chi è causa del suo mal pianga se stesso"


Ciò
che l’uomo produce,
a se stesso resta.

Nulla di ciò che pensi,
navigherà lontano dal tuo animo,
ogni pensiero ti accompagnerà
dall’alba al tramonto
e dal tramonto alla notte.

Non creda l’uomo
d’esser immune dai suoi stessi oscuri pensieri,
i mali che lo
affliggono
altro non sono che i suoi frutti malati.

Sempre
grida i suoi affanni l’uomo afflitto,
e della sua voce ne ha orecchie
la montagna e il mare,
ma delle sue colpe ne ha la certezza il cuore.

Raccogli
le tue lacrime e pesane il senso,
raccogli i tuoi sorrisi e pesane il
senso,
la bilancia del vivere troverà sempre in se
il suo equilibrio se
a guidarla sarà stata
la mano del tuo cuore.

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