mercoledì 20 agosto 2008

Le Mille Bocche

Le Mille Bocche

“La Vita è una madre che sana e che immensamente ti Ama”


Ho fame!!!

Disse un piccolo cuore alla Vita.

E la Vita che aveva mani vaste, mostrò al cuore le sue immense distese di terra dicendo:

Serviti figlio mio!

Il piccolo cuore guardò quel che la Vita aveva da offrirgli e per un istante si perse nel solo guardare, tanto erano abbaglianti quelle luci.

Ma…è troppo, è tanto, mi sono già perso nel solo guardare, pensa ad immergermi completamente, mostrami la strada per giungere alla mia mensa, fa che non mi perda in questa immensità.

La Vita sorrise, celando però un profondo dolore e disse:

Piccolo cuore, la Vita è una madre che sana e che immensamente ti ama. Cammina con fiducia nella Vita e ricorda, anche quando non comprenderai le ragioni che la muovono, che la Vita è una madre che sana e che immensamente ti ama.

Il piccolo cuore, non era in verità convinto delle parole delle Vita, ma cosa poteva fare se non camminare, aveva fame, una fame che apriva ogni istante altre nuove bocche…che non sapeva neppure di possedere.

Ma quante bocche ha un cuore, a me sembra quasi d’essere una sola e immensa bocca! HO FAMEEEEE!!!!

Urlò con tutte le sue forze, mentre procedeva.

MADREEEEEE, MADREEEEE HO FAME ABBI PIETA’ DI ME.

Il piccolo cuore aveva una fame incontenibile ed ormai da una sola bocca che gridava, gliene si erano aperte altre mille. E il cuore avvilito disse:

Non potrò mai sfamarle tutte! Vita accorri in mio soccorso.

Ma la vita stavolta non era li a rispondere alle sue domande, e il piccolo cuore si trovò ad affrontare la fame da solo. Cercando cibo sotto ogni sasso, tra le mani di ogni cuore, nei cieli, in terra ed in ogni luogo, ma quelle bocche divenivano sempre più avide ed esigenti, non si accontentavano mai di niente, e allora deluso e colto da profonda disperazione disse tra se, che la vita aveva torto, e che l’intero vivere era solo un gioco contorto.

Cosa cerchi!!!

Una voce lo redarguì:

Cerco cibo per le mie mille bocche, hai tu da sfamarmi?

No!

Rispose la voce.

Allora fatti da parte, cercherò cibo per le mie fameliche bocche dove ora non importa, a costo di toglierlo agli altri.

Ormai il piccolo cuore era divenuto cattivo ed impietoso e la voce divenne gelida sentenza:

Cuore non sbagliare non sei qui per far del male ma per trovarti, cerca attraverso la tua fame, la strada per la tua mensa e dimostra pazienza, non togliere agli altri decreteresti la tua sentenza. Ripeto dimostra pazienza.

Voce stupida, fatti da parte, la Vita mi ha data questa possibilità ed io ora la userò, non vedi quante pecore inerti, del loro sangue io mi nutrirò.

Il cuore famelico ed incattivito, non accettò della voce l’invito e ovunque andò agli altri sottrasse, sottrasse sorrisi, sottrasse consapevolezza, sottrasse pace, per lui era facile trovare altri cuori in cammino affiancarli e nel suo procedere sfiancarli, nell’accrescere il suo enorme ego schiacciava quello degli altri.

Ma quella non era la strada giusta, alla fine così facendo aveva decretato la sua dolorosa fine. Nell’alimentare a dismisura il proprio ego, non aveva fatto altro che seminare nuove ed ancora più fameliche bocche, che brevemente fiorirono per divorare la sua anima.

Il suo cammino era finito e la Vita giunse a raccoglierne i resti.

Piccolo cuore che devastante cammino hai avuto, non fosti al tuo cuore vicino, e frenasti degli altri il cammino, che misero destino.

Il piccolo cuore stretto all’ultimo respiro di una vita che tramonta nella notte più fonda, disse:

Che ne sarà di me!

E la voce:

La vita è una madre che sana e che immensamente ti ama, tu sei energia e come tale tornerai alla fonte, nuovi cuori nasceranno per lasciare alla vita impronte.

Tu un giorno mi chiedesti la strada da percorrere, nel vedere l’immensità che la Vita aveva da offrirti perché ti sentivi perso, volevi una traccia da seguire, ed ogni cuore che viene alla Vita io spero lasci quella traccia.

Ma è finalmente giunto il tempo, molte menti, molti cuori stanno completando con onore il loro cammino, anche loro hanno penato il logorio delle mille bocche, ma colmandole d’Amore ne hanno saziato la fame, senza cadere nell’inganno in cui invece sei caduto tu, sono loro che tracceranno la strada, per chi come te si affaccia alla vita.

“La Vita è una madre che sana e che immensamente ti ama.”

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