domenica 7 settembre 2008

Una scala sino al cielo

Una scala sino al cielo


Hai tempo?

Disse un piccolo sole spento alla Luce.

No sto per partire, non posso perdere tempo, scusami non prenderlo come un fatto personale.

Ma io volevo solo mostrarti il cuore, ci vuole un attimo!

La Luce guardò in volto quel piccolo sole triste, e ne ebbe compassione.

Mostramelo!

Il piccolo sole aprì il suo cuore alla Luce e la luce ne illuminò ogni spazio.

Piccolo sole, hai un cuore grande per essere tanto piccolo, per colmarlo hai dovuto generare molto amore, ed avrai conosciuto molto dolore, ma per comprendere d’essere devi prima aver visto cosa non sei, per fregiarti di una vittoria devi prima aver conosciuto molte sconfitte.

Il piccolo sole osservava la luce senza parlare, ma dai suoi occhi lacrime calde presero a cadere, e la luce capì che in quelle lacrime era celata una domanda.

Fammi la tua domanda ti ascolterò!

Io sono un piccolo sole, e per divenire tale camminai attraverso i dolorosi sentieri, ed oggi che son quel che sono, la luce del mio cuore è spenta, tu che sei “La luce” …

Ma il piccolo sole non ebbe in animo di completare la sua accorata preghiera, gli sembrò di chiedere troppo, e con dolorosa umiltà si ammutolì.

Tu vuoi che accenda la tua luce?

Parlò la luce per lui. E il piccolo sole, muovendo la testa fece cenno di si.

Piccolo sole, hai fatto tanta strada da solo, ed ora che ti basta pigiare sull’interruttore del tuo cuore, ti disperi?

Il piccolo sole guardò la luce, che mutava forma di continuo, prima era una donna, poi un cane, poi un albero, un secondo dopo era un tavolo, un attimo ancora un fiume e asciugando le sue lacrime, disse:

Io non so come fare ti prego aiutami a capire.

Piccolo sole il tuo tempo è giunto, la luce è alla tua porta apri, la luce bussa alle finestre della tua casa è tempo di uscire.

Il piccolo sole non aveva compreso le parole della Luce, ma non voleva disturbarla oltre ,lei era in viaggio e il viaggio della luce non conosce soste, e pertanto la lasciò andare.

Solo e triste riprese a camminare per il suo sentiero e una voce dal cielo lo chiamò:

Piccolo sole è giunto il tuo tempo sali.

Il piccolo sole guardò nel cielo e vide il Sole.

Padre ma io non voglio ancora tornare lasciami nella vita restare, ho tante cose da fare.

E il sole ridendo disse:

Non devi lasciare la vita, ma voglio che tu venga alla sua luce, hai camminato nelle tenebre guidato solo dalla flebile luce del tuo cuore, ora salirai nella luce del giorno per parlare della strada che ti ha unito al tuo sorriso.

Sole ma non vedo scale in questo luogo.

Piccolo sole ma sei tu la scala, accenditi e crea il sentiero del sorriso vedrai ogni cosa illuminarsi di luce, e tutto verrà a te allo stesso modo di come tu sei venuto a me.

Il Piccolo sole, raccolse un fiorellino dell’alba nuova poggiandolo al suo cuore, con la convinzione che non avrebbe acceso la sua luce era cosa talmente piccola…e invece in quel piccolissimo fiore c’era l’interruttore del suo cuore, tutto si accese di luce e la scala sino al cielo si illuminò agli occhi del mondo.

1 commento:

Vinci ha detto...

Un saluto da un vecchio gabbiano di nome Fletcher ad una vecchia amica...Ben ritrovata, Aria Nascente ;)


Fletcher