sabato 25 ottobre 2008

Fa bene e scordati. fa male e pensaci - Favola

Fa bene e scordati, fa male e pensaci

Fa bene e scordati, fa male e pensaci.

Disse un vecchio corvo ad una leggiadra farfalla che appuntava su un taccuino l’ennensima buona azione fatta al prossimo.

Che vuoi dire corvo, io faccio del bene a tanti, che ormai neppure lo ricordo più, perciò uso questo taccuino come memoria.

Non devi essere tu a ricordarti del bene fatto, perché ogni azione che avrai compiuta con la mano del cuore, sarà automaticamente accreditata al tuo tesoro in terra, che tu lo possa ricordare o meno, le tue gesta di cuore non andranno mai perse, ricordalo.

Davvero? Allora se mi metto ad aiutare tutti, presto diventerò straricca, milionaria!!!

No, cara ed ingenua farfallina, hai male interpretato il mio parlare, il tesoro che andrai ad accumulare non lo vedrai monetizzato, perché la vita ripaga con la stessa moneta. La vita ripaga con la vita.

Cosa intendi?

Sorrisi, gioia, saggezza, lungimiranza questi sono i tesori della vita, ma se non saprai dove cercare il tuo tesoro rischierai di non scorgerlo.

Bene ho capito, allora mi metterò ad aiutare tutti così avrò accumulato un tesoro tale da vivere per sempre felice e contenta e soprattutto saggia.

Ma tu sei proprio sicura che le tue buone azioni siano il frutto del cuore e non della mente? La mente è una chiara tavola agli occhi del cielo, che tu abbia o meno mutato il pensiero in parola.

Corvo io sono una farfalla e lavoro per guadagnarmi un posto nel paradiso delle farfalle.

Il paradiso delle farfalle? Che posto è…non mi risulta!

Disse il corvo incespugliando le folte sopracciglia.

Il paradiso delle farfalle, dove tutto è luce e gioia, dove i prati sono colorati e i fiori campanule colme di rugiada che disseta, dove il giorno non cede mai il passo alla notte.

Farfallina questo posto che tu dici esiste, ma non è lontano dal cielo in cui ora voli, la vita è paradiso e inferno. La vita è l’unico luogo nel quale dovrai dare e ricevere, nell’operare come operi saresti come un contadino distratto che semina e poi non segue la sua terra e soprattutto non ne raccoglie i frutti.

Semina pure buone azioni in terra e cerca poi il paradiso nello stesso luogo in cui operi è qui il sorriso e qui il pianto. Vivi di quello che ora ti è noto, il domani non è nostro e tu già fai progetti.

La farfalla ascoltava con attenzione le parole del corvo, ed improvvisamente si vergognò profondamente del suo taccuino delle buone azioni, volò sino al mare e lo gettò nelle sue profondità.

Poi tornò dal corvo e disse:

Corvo non so se sono state le tue parole, o semplicemente perché era giunto il momento di capire, ma da oggi opererò per il bene cercando la mia vita attraverso la vita, perché ho capito che il paradiso e l’inferno sono qui, dipende tutto da noi.

Ma ora toglimi una curiosità, inizialmente mi hai detto:

Fai bene e scordati e fai male e pensaci!

Nel secondo caso quando si fa del male al prossimo, cosa accade?

Semplice le buone azioni arricchiscono il tuo tesoro, ma le cattive azioni lo depredano di ogni cosa. Le cattive azioni sono come una ferita grondante nel corpo spirituale di chi le compie, che lentamente si troverà dissanguato. L’uomo senza cuore, è un manichino arido che secca ogni cosa, ma soprattutto inaridirà la sua essenza spegnendola. Ma non è il caso tuo farfalla cara, tu hai scelto la strada dell’amore perseguila e non te ne pentirai mai, costruisci il tuo paradiso. Fai bene e scordati, tanto la vita non dimentica.

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