Il nuovo anno e il suggeritore saggio
Lo spirito vagante dell’anno andante, si fermò pensieroso e ansimante, alle spalle il trascorso ed ora per lui non c’era più posto.
Una lacrima lesta scivolò composta e mesta, dinnanzi a lui la strada infinita e un addio alla vita, quel mondo che un dì era stato culla ora lo aveva lasciato nel nulla.
Che triste destino, un giorno divino e l’altro buttato come carta in un cestino. Non si butta l’anno vecchio nel secchio!
Disse l’anno andante a quello entrante.
Fratello quel che hai dato non sarà mai dimenticato, io continuerò da dove tu hai lasciato!
Ma l’anno andante era ancora recalcitrante.
Io seminai e di quella semina raccolsi mai.
E l’anno entrante disse:
Considera le mie mani il prolungamento del tuo domani. La luna calante non affida le chiavi al sole con la morte nel cuore, ma con lui danza ecclissandosi poi nella stessa stanza.
Anche tu l’anno scorso prendesti a tua volta il posto dell’anno trascorso, ne occupasti l’avamposto e del tuo natural inceder nessuno ebbe da chieder, perché allora al mio sorgere la chiave non vuoi porgere?
Legato a stretto nodo e a lasciar la vita non godo!
Disse con testardaggine l’anno andante.
E fu allora che intervenne il Tempo a risolver la diatriba dicendo:
Amasti a tal punto la vita da crederla infinita? La vita è quell’infinito inceder solo se saprai nel prossimo creder, lascia la chiave che stringi al petto e si corretto!
Il tempo placò dell’anno andante ogni fermento e poi disse:
Vieni con me! Nel teatro del vivere a te spetta un posto d’onore, da oggi tu sarai…
Spettatore?
Disse mestamente l’anno andante anticipando il dire del tempo.
No, non è mai spettatore chi in vero è stato primo attore, ma un suggeritore saggio perché hai già compiuto quello stesso viaggio.
Il ponte della speranza (favola)
Gli auguri a modo mio
per augurare il nuovo anno
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