mercoledì 21 gennaio 2009

Un filo essenziale nell’essenzialità dell’Essenza - Favola

Il meraviglioso mondo di Laura Medei

Un filo essenziale nell’essenzialità dell’Essenza

“Ci sono cose che non sappiamo spiegare con la mente,
ma il cuore mi dice che una spiegazione c’è per ogni cosa.”

La fiera del paese era iniziata, tra musica e canti, ogni negoziante aveva allestito un festoso bancone nella piazza principale:

Bambina serviti pure da questo banco, quel che ancora ti fa gola!

Disse un pasticciere ad una piccola bambina che passava affamata lì nei pressi.

La bambina guardò attentamente tutte quelle leccornie, e poi tristemente si girò per andarsene.

Bambina!

Gridò il pasticciere.

Sei debole, denutrita e non hai allungato la mano su nessuno dei miei meravigliosi dolcetti.

La bambina lo guardò negli occhi e tra le lacrime silenziose del suo cuore disse:

Non più di quel cibo io mi nutro.

Il pasticciere restò a dir poco basito dalla sua risposta, e impietosito la raggiunse con in mano un piccolissimo cioccolatino avvolto in una carta dorata, e porgendoglielo disse:

Piccola conservo questo cioccolatino, ormai da tanto tempo: ero nel mio negozio venti anni fa all’incirca, improvvisamente il campanellino che avevo messo sulla porta suonò, il mio sguardo si sollevò immediatamente dalla scodella in cui stavo montando a neve degli albumi, e con sorpresa constatai che non c’era nessuno, attribuì immediatamente il vibrare della campanella a qualche moto d’aria anomalo, e mi rimisi a montare l’albume, improvvisamente una voce alle mie spalle disse:

Verrà da te una bambina affamata e alla tua mensa non troverà alcuna clemenza, la vedrai sorreggersi a stento trasportata da un solo vento, il suo eterno tormento.

Mi voltai immediatamente e vidi mio padre, il mio caro padre che mi aveva ahimè lasciato tanti anni prima. Ero senza parole come inebetito, lui mi prese la mano tra le mani, ricordo ancora il suo calore, l’ odore acre del suo dopobarba economico, e dentro vi depositò questo cioccolatino, dicendo:

Tu le racconterai questa storia nel darle il cioccolatino. Non dimenticarlo è importante.

Nello stesso istante il campanellino della porta suonò ed io per non so quale forza misteriosa mi girai a vedere chi era entrato e nel voltarmi di nuovo mio padre era sparito.

La bambina sorrise nel prender il cioccolatino dalle mani del pasticciere.

Grazie signore lo prendo e lo mangerò, ci sono cose che non sappiamo spiegare con la mente, ma il cuore mi dice che una spiegazione c’è per ogni cosa.

Brava piccola! Mangialo.

La piccola aprì la carta stagnola del cioccolatino e lo mangiò senza particolare golosità, lo fece sciogliere nella bocca delicatamente, poi salutò il pasticciere con una carezza e riprese il suo sentiero.

Improvvisamente la dolcezza del cioccolatino, fu come assorbita dal suo essere, e la stanchezza prese a dissolversi, come brina al contatto col primo sole.

La piccola incominciò a sentirsi meglio, persino a saltellare per la gioia e il pasticciere che non si era allontanato da lì, nel vedere il miracolo di quel sorgere di vita, le corse incontro chiedendole:

Ora mi dici chi sei? Perché mio padre è sceso dal cielo per te, chi sei?

Disse in modo delicato ma insistente.

La piccola sorrise dicendo:

Ci sono cose che non sappiamo spiegare con la mente, ma il cuore mi dice che una spiegazione c’è per ogni cosa.

Il pasticciere le carezzò il capo dicendo:

Piccola hai ragione, io ho fatto quello che avevo promesso a mio padre.

E la piccola continuò dicendo:

Ed io ora farò quello che ho promesso al mio. Ogni vita è un filo essenziale nell’essenzialità dell’Essenza è questa la sola e unica verità che non mi spiego con la mente, ma il cuore mi dice che è così.

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