martedì 5 agosto 2008

Mani d'Angelo



Mani d’Angelo

Con mani leggere da angelo, chi possedeva filo prese a intessere una magnifica tela confezionandosi una meravigliosa veste, e quando fu finalmente pronta per indossarla, il modello le scivolò di mano ed in quello stesso istante il piccolo nodino che teneva insieme i fili si sciolse, distruggendo il suo capolavoro.

Mani d’Angelo urlò disperata e tra le lacrime corse via, lontana da quel telaio che aveva ospitato il suo cuore per tanto tempo.

E fu proprio quel Telaio che iniziò a parlarle.

Perché piangi Mani d’Angelo?

Io avevo intessuto filo dopo filo, la mia nuova veste, e dopo tanto lavoro vedere il mio capolavoro sgretolarsi in pochi istanti mi ferisce profondamente.

Era una veste meravigliosa mia cara, ed io con te ne ho intrecciato filo su filo, perciò posso dirlo serenamente, ma sei sicura che sia andato proprio tutto distrutto?

Si guarda li Telaio, nei pressi del tuo piede, giacciono i fili sciolti del mio lavoro.
Che senso ha un abito che non mi veste?

I tuoi occhi sono rivolti all’intreccio sciolto, ma non all’essenza di cui era pregna la veste. L’essenza d’amore creata dal tuo spirito non si è sciolta ma gira in questa stanza, perché non la indossi?

L’amore di cui hai intriso quel modello lo faceva oltremodo bello. Mani d’Angelo, ascoltami, niente di quel che si costruisce col cuore perisce, e neppure altrove finisce, l’amore generato ti aleggia attorno perchè e in te che vuol far ritorno.

Mani d’Angelo, si guardò intorno chiedendo al telaio di indicargli dove fosse l’amore che aveva coltivato e mentre cercava nel assenza di ogni risposta, fu colta da un improvvisa felicità, che prese a farla danzare e cantare come sollevata da ogni dolore, ed allora capì che l’amore che cercava in ogni luogo era ormai in lei.

Il telaio la vide danzare in quella stanza sollevata da terra e capì che era giunto il tempo di far volare oltre quell’angelo.

Le pareti della stanza si dissolsero e Mani d’Angelo si innalzò in volo senza neppure rendersene conto, semplicemente continuando a cantare e a danzare, e quando fu in alto ma proprio in alto, si rese conto di non essere più in una stanza, ma di volare libera nel cielo della vita.

E fu allora che disse:

In ogni cosa, fa che sia la mano del cuore a guidarti, l’amore intriso in quel tuo dare sarà la ricchezza del tuo cuore, dai senza sosta, dai senza attesa, dai semplicemente dai, perché solo quello che dai, ritroverai.

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