mercoledì 6 agosto 2008

Viaggiare Oltre

Viaggiare Oltre

Ti cerca il Sole?

Disse la voce ad una creatura.

No, non mi cerca, mi trova qui ad attenderlo ogni giorno!

Ti cerca forse la Luna?

No, non mi cerca, sono io che osservo estatica la sua luce!

Ti cercano mica le Stelle?

No, non mi cercano, sono io che incantata le ammiro!

Ti cerchi?

Si mi cerco da sempre, in quel Sole che brilla, nella luce della Luna come in quella delle Stelle.

E ti sei trovata?

No, non mi sono trovata ancora.

Rispose con certezza la creatura.

Cosa ti fa pensare ciò!

Il fatto che abbia ancora sospesi con la vita, che ancora mi addolori la stessa, che non veda il mio domani con il sorriso, tutto ciò mi fa pensare di non essermi ancora raggiunta, perciò continuo a cercarmi incessantemente, perché anche se non dovessi trovarmi mai, quando giungerà il mio ultimo giorno, non voglio mi trovi con il mano il cuscino, ma con la spada stretta tra i pugni.

Bel discorso il tuo, ma non giusto!

Disse la Voce.

I tuoi sospesi sono la strada che ancora devi intraprendere, i tuoi dolori la corda che alla vita ti lega, non cercare la vita in un approdo, la vita è nella navigazione, e nell’avere sempre un orizzonte da raggiungere, una spiaggia da toccare. Sfiorare una riva e riprendere il viaggio verso una nuova e più emozionante avventura, questa è la vita.

Perché gli ostacoli li vivi come drammi, perché invece non ti entusiasmi?

Addirittura entusiasmarsi, vedrò ma pensi che sia cosa che davvero possa farsi? E la stanchezza, non la metti in conto?

La stanchezza…che bella cosa!

Disse la Voce, e alla creatura sembrò quasi di cogliere un po’ di nostalgia in quelle sue parole.

Non senti quanto è dolce il suo incanto, continuò la Voce - come è corroborante il riposo, di quanta meraviglia è insita. Ascolta la stanchezza e lasciati cullare dal riposo, regalati la leggerezza di un raccolto meritato, e poi riprendi a vivere la tua meravigliosa avventura.

Hai una risposta per tutto vedo, e il dolore?…Si è vero mi fa capire d’essere viva, ma dilania anche le mie certezze e la mia voglia di procedere.

Il dolore è quel pungolo necessario che giungerà per riportarti alla realtà ogni qualvolta il sonno “eterno” busserà alla tua porta. Non si addormenta mai l’uomo vivo, la vita vi vuole desti.

Allora digli che non chiudo occhio da tempo e che per ora può anche andarsene. Insomma la vita è un cammino incessante che non ha mai approdo, la vita si dipana nella nostra volontà di procedere sempre incontro a nuovi orizzonti. La vita è un maestro che ti promuove in una scuola che non ti diploma mai.

Sei lucida ed intelligente…lo sai che della vita voi uomini siete la corrente, non servirà che sappiate oltre, esprimete la vostra energia vivendo e in ciò il realizzo della vostra natura.
La mela nasce per essere mangiata, e l’uomo nasce per intraprendere il suo viaggio incontro al suo essere immenso ed infinito, non è colpa mia se siete talmente vasti da non avere confini.
Procedete fiduciosi incontro agli orizzonti che di volta in volta i vostri occhi coglieranno, e quando il vostro tempo umano si sarà consumato, continuerete a viaggiare oltre.

Viaggeremo anche oltre la morte? Che Noia!!!

Disse la sbuffando la creatura.

Su, su, ti sei riposata abbastanza, che fai seduta lì, attenta che poi interviene il dolore a smuoverti?

Disse scherzosamente la Voce.

La creatura però scattò all’inpiedi come una molla e con occhi guardinghi prese a perlustrare lo spazio circostante, come se temesse l’improvviso e violento attacco da parte qualche belva feroce.

La voce ne colse la grande paura, e provvide a tranquillizzarla:

Sii serena procedi pure nel tuo cammino, vivi la vita con emozione ed entusiasmo, e provvedi affinchè ogni giorno conservi un sorriso e una carezza per il giorno che verrà, è questo il segreto.
Le tue giornate sono sorelle diverse, vicine nel cuore ma distanti nel tempo, non far tacere mai il cuore solo quella voce cavalca le ali del tempo e oltre.

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