mercoledì 10 settembre 2008

Il Volto Buono

Il Volto Buono

Siamo tutti stelle in cammino nel buio della Vita,
tocca il tuo cuore di luce e si d’esempio,
è questo il cielo dal quale parlerai senza parlare.

***

Le creature della notte si nascondevano alle stelle e al cielo nel manovrare contro la Vita. Ma dall’alto del cielo le basse manovre non ebbero eco, il cielo è una culla che non lascia cadere mai nulla.

E’ una stella? HAHAHHAHAHAH la faremo cadere dal cielo!

Le creature della notte, gelose di una stella decisero di farla cadere in terra e tutte insieme nel darsi la mano incominciarono ad attuare il loro piano. Ma le stelle sono figlie del cielo, e il cielo è una culla che non lascia cadere mai nulla.

Figlia mia!

Disse il cielo alla stella.

Il cielo è alto e nessuna creatura della notte potrebbe raggiungerti. Osserverai chi di male ferisce e chi dello stesso male perisce. Guarda!

E la stella schiuse due grandi e limpidi occhi, dicendo:

E’ troppo buio io non scorgo fattezze, ma odo le loro nefandezze. Hanno preparato una torre alta, per raggiungermi il cuore.

Ma il cielo che aveva la dimensione del tutto, sapeva benissimo che nessuna torre sarebbe stata mai tanto alta da sfiorare una stella. E di nuovo ripeté alla sua stella:

Il cielo è una culla, che non lascia cadere mai nulla.

La stella vide creature strane salire su quella torre e lanciare contro il cielo il loro veleno, ma ogni lancio falliva miseramente cadendo invece nella loro mente.

Cosa accade cielo, li vedo gemere e crollare uno ad uno?

Quel che il cuore produce a se stesso resta, tu generasti amore e colmasti il tuo cuore innalzando la tua natura, ma chi genera odio non raggiungerà alcun podio, l’odio e l’ira funesta cadranno sulla loro stessa testa.

Osservali, sfidano il cielo, come un marinaio sfida il mare, come una foglia la tempesta, non hanno alcuna misura della loro testa.

E la stella:

Osservo e tristemente mi chiedo a che serve stare in questo cielo, non voglio più fare la stella…la luce non aiuta chi ha il cuore nero, chi non ha occhio al proprio sentiero.

La stella si spense un pochino e il cielo si allarmò nel sentirla singhiozzare nel silenzio del proprio cuore.

E fu così che il cielo la prese tra le braccia e la portò con se nella luce del giorno, e della vita le fece conoscere il volto buono. Le luci delle stelle avevano acceso nei cuori una luce sana, costruendo a poco a poco un mondo nel mondo, un mondo di luce.

La stella piangeva per la commozione, in quel mondo colse la luce che da sempre scorgeva nel cuore del vita, ma stavolta non era rinchiusa nello spazio limitato di un cuore, ma era al di fuori nell’aria, si poteva respirare, si poteva toccare, quello era il paradiso.

Allora guardò al cielo dicendo:

Un mondo nel mondo, è meraviglioso! Tra le fauci del buio la luce?

No cara, nel cuore della luce un punto nero, che andremo a colmare, è questa la missione delle stelle. Nel mondo prevale la bontà, il male è solo un punto nero.

La stella ora sapeva che la luce delle stelle stava portando frutto, e che in ogni cuore di luce che dal buio era salito al cielo, ardeva la fiamma dell’amore, e di quella fiamma intensa ed inesauribile che avrebbero bruciato tutti i cuori nell’accendersi alla vita.

Allora andiamo c’è tanto lavoro da fare, dobbiamo colmare il punto nero, ci stai?

Ci sto!

Disse la stella.

Siamo tutti stelle in cammino nel buio della vita, tocca il tuo cuore di luce e si d’esempio è questo il cielo dal quale parlerai senza parlare, e il punto nero verrà colmato.

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